giovedì 15 settembre 2011

Il cesello, maestria dell'arte decorativa


L’arte del cesello e dello sbalzo è un’antica e complessa tecnica d’oreficeria, tramandataci dai popoli che abitarono le rive del mar Mediterraneo migliaia di anni prima di Cristo. Artigiani egizi, cretesi, greci e poi romani si dedicarono anima e corpo alla ricerca della tridimensionalità dei disegni impressi su lastre di metallo e pietre dure.
Cesello e sbalzo: dritto e rovescio in un gioco di specchi tra rilievi e rientranze che ancora oggi, grazie alla sapiente manualità di pochi maestri cesellatori, danno vita a spettacolari creazioni artistiche.


I ferri da cesello son tutti qui: una miriade di aste d’acciaio con la testa sagomata in forme e superfici da scegliere a seconda dell’effetto desiderato e un martello ad hoc, il cui battito scandirà il ritmo regolare per levigare, tracciare linee, modellare e rifinire motivi e decorazioni.

Siete curiosi di vedere come si fa?!





Tutto comincia con un bozzetto. La matita detta su carta le linee che ritrarranno l’oggetto del desiderio. In questo caso, si tratta di un medaglione d’ispirazione etrusco-romana, con il volto di un uomo dai capelli e barba riccioluti. Poi dalla carta bisogna trasferire il tutto a una lamina d’oro, che una piccola percentuale di argento e rame rende più facilmente lavorabile.



È il momento di sciogliere la pece, nerissima e dall’odore penetrante, che offrirà il suo sicuro sostegno nelle diverse fasi di battitura del metallo.





Con un cesello tagliente s’incidono i tratti più grossolani e poi, saltando di ferro in ferro, si eseguono le minuziose operazioni per tirar su la fronte, il naso, gli zigomi.





Ci vogliono precisione, manualità e una sconfinata pazienza nella continua ripetizione di cambi (dritto e rovescio, sbalzo e cesello per l’appunto), di piccole fusioni e pulizie, di gesti controllati, ritmici e leggeri.

























L’opera è lunga, si protrae per giorni interi, disseminando qua e là impercettibili imperfezioni che scavano il solco tra l’originalità del lavoro artigianale e l’ordinaria produzione dell’industria dei gioielli.

Per No Lan il laboratorio è il regno esclusivo degli oggetti fatti a mano. Persino gli arnesi sono stati costruiti in decenni di attività, realizzati di volta in volta sulla scorta delle particolari necessità di ogni singola creazione. Quella dedicata ai ceselli è una cassetta degli attrezzi molto speciale, che custodisce la storia di un apprendimento continuo di quest’arte.